Articolo a cura del Vice-Presidente Valter Rapizzi
In occasione dell’incontro avvenuto durante il recente Convegno d’Autunno di Pesaro, un partecipante ha chiesto “Quali sono i motivi per i quali dovrei associarmi a Professione Acqua NET invece che ad Assopiscine?”
La risposta, in quella sede, è stata : “La decisione di iscriversi ad un’associazione è una libera scelta che viene fatta in base alla condivisione di uno scopo e delle modalità adottate per perseguirlo, per cui è sufficiente verificare l’attività svolta da una o dall’altra scegliendo quella più rispondente alle proprie necessità. Nel caso specifico diversi associati sono iscritti ad entrambe le associazioni, per cui è possibile supporre che, più che alternative, le due associazioni possano essere complementari .”
A complemento della risposta ritengo opportuno scrivere due righe sulla nostra associazione. Professione Acqua NET (Associazione Piscine) nasce con una propria identità, non per duplicare altre associazioni del settore già esistenti, ma per rispondere a esigenze provenienti da un settore che coinvolge diverse professionalità e strutture, anche molto piccole.
Lo scopo dell’associazione è quello di porsi quale interlocutore nell’affrontare le problematiche comuni a tutti gli operatori del mondo delle piscine (gestori, aziende, progettisti, costruttori, manutentori, istruttori, addetti alla sicurezza dei bagnanti, ecc.), in modo particolare quelle di aspetto burocratico nei rapporti con le istituzioni. Le modalità operative dell’associazione sono la concretezza, al limite del pragmatismo, e la rapidità.
I risultati sono stati che, in soli due anni di vita, l’associazione ha al suo attivo diverse iniziative nei confronti di interlocutori istituzionali come ad esempio la Regione Puglia, il Ministero dello Sviluppo Economico, Unioncamere, INAIL, la regione Toscana, ecc. Contemporaneamente ha organizzato incontri/convegni/corsi sul territorio nazionale, da Bolzano a Bari, affrontando argomenti di comune interesse, informando sia sull’evoluzione delle iniziative in corso che sull’attivazione di quelle nuove.
L’associato può porre un quesito o a mezzo mail o telefonicamente ricevendo sempre, in tempi brevissimi, una risposta. Il contenuto della risposta è in funzione dell’oggetto del quesito, può essere l’informazione relativa ad un riferimento normativo da applicare o l’indicazione su come risolvere un problema tecnico. È evidente che trattandosi di un’associazione no-profit non vengono prestate consulenze tecniche, per le quali ci si rivolge a professionisti, ma si viene informati su come poter affrontare la situazione. Quando il quesito si evidenza come un problema comune da risolvere, vedi PPTT della Regione Puglia, l’abilitazione DM 37/08 ecc., l’Associazione interviene facendosi portavoce della categoria nei confronti dell’istituzione di competenza. Si innesca quindi il meccanismo, ormai collaudato, di approfondimento e ricerca del chiarimento o se possibile della soluzione. Quanto di interesse comune viene pubblicato sul sito o diffuso a mezzo newsletter per mantenere informati gli associati.
In funzione del tipo di quesito che si riceve, l’argomento viene approfondito e condiviso con gli associati che ne hanno competenza, con i quali si concerta la risposta. La risposta viene data telefonica o a mezzo mail e, se di interesse comune, l’argomento viene approfondito e pubblicato sul sito.
Associarsi vuol dire, oltre ad acquisire la possibilità di porre quesiti e ad avere delle risposte, anche quella di partecipare attivamente. Questo significa che oltre al denaro della quota si dovrebbe investire anche parte del proprio tempo. Il tempo impiegato, fino ad oggi, dagli associati che hanno partecipato attivamente al perseguimento dei risultati citati, non è stato, e non sarà, per statuto, retribuito. I soldi delle quote, riportati nel bilancio, che viene presentato annualmente all’assemblea, hanno lo scopo di coprire i costi vivi, tutti documentati, derivati dalle iniziative percorse. L’impiego del denaro delle quote, con la collaborazione degli associati, viene ottimizzato riducendo al minimo indispensabile i costi di trasferta. In casi, ad esempio, come quello della Regione Puglia, è stato delegato un associato della zona, molto efficiente e collaborativo, che ha seguito e continua a seguire per conto dell’associazione i rapporti con le istituzioni locali. Il buon lavoro svolto fino ad oggi da Professione Acqua NET, nonostante i mezzi limitati, ha portato ad un significativo incremento del numero degli associati. Siamo passati dagli otto soci del 2012 ai cinquantasette di oggi. Un particolare ringraziamento al nostro collaboratore Paolo Ferrario che, con le sue risposte pronte e le indiscutibili capacità nei rapporti interpersonali, è stato e continua ad essere un artefice fondamentale di questo successo.
In conclusione associarsi a Professione Acqua NET vuol dire condividere un interesse comune: quello di dare una identità riconosciuta agli operatori del settore piscine nei tavoli istituzionali.
Per continuare a farlo con successo è necessario crederci e partecipare attivamente.