E’ giunto il tempo di cambiare strada per i gestori di piscine pubbliche.
La figura dell’imprenditore dello sport non è mai nata nel nostro Paese, anche e soprattutto a causa di una errata valutazione di opportunità sull’utilizzo di strumenti che non sono stati creati per le imprese, bensi per le piccole associazioni sportive.
Non è più sostenibile, in una visione moderna ed in grado di resistere alla crisi economica, un modello basato sulla elusione fiscale e sullo sfruttamento a basso costo e senza tutela dei lavoratori.
E’ giunto il momento di iniziare un percorso che sarà lungo e difficoltoso, sicuramente irto di ostacoli, che deve portare prima di tutto alla consapevolezza che il mondo è cambiato anche in questo settore e che quindi dobbiamo trovare gli strumenti per cambiarlo secondo la nostra visione. Quali potranno essere questi strumenti è difficile da dire, certo non quelli che sono stati utilizzati finora, se non altro perchè sono stati sempre, sistematicamente, demoliti dagli organi di controllo durante le ispezioni.
Il gestore di una piscina non può essere né un evasore fiscale né uno sfruttatore di manodopera. Deve essere un imprenditore vero, deve riuscire a chiedere ed ottenere gli strumenti adeguati per portare avanti una impresa che possiede indubbiamente un elevato valore sociale e che quindi deve avere le giuste agevolazioni, ma non può continuare a fingere di essere ciò che non è.
Piscina Etica è un progetto che si propone lo scopo di aggregare tutti coloro che vogliono cambiare. Che forse oggi non sono in grado di farlo, ma che vogliono trovare il modo, gli strumenti, per farlo.
La nostra associazione si propone come aggregatore ma è anche disponibile a sostenere iniziative portate avanti da altri, purchè si giunga all’obbiettivo.