Un tentativo di interpretazione della legge in vigore
In relazione a quanto avvenuto in una struttura Lombarda, dove ad un’infermiera non è stato consentito l’ingresso in piscina, giova, a nostro avviso, fornire quella che riteniamo essere un’interpretazione corretta delle regolamentazioni vigenti.
Appare, infatti, deducibile che, allorquando nelle dichiarazioni di autocertificazione si fa riferimento al “essere/non essere stato esposto a casi accertati o probabili o sospetti di COVID-19 negli ultimi 14 giorni”, si fa riferimento a casi non derivanti o non riconducibili ad attività professionalmente svolte. Risulta palese, infatti, come la regolamentazione si riferisca a casi di contatto con positivi per ragioni familiari, personali od anche di lavoro, ma non certo a quelli attinenti allo svolgimento della professione medica o sanitaria od altra che porta, per sua funzione, ad un possibile contatto con positivi al Covid 19. A tal fine, è altrettanto necessario valutare come in questi casi sia prevista l’adozione, da parte del soggetto, di misure di cautela e precauzione predisposte dalla Legge, tali da scongiurare di essere positivizzato.
Per essere più semplici, tutti quei soggetti che sono “per funzioni“ in possibile contatto con il virus, non rientrano tra i soggetti “esposti” al virus, dato che nello svolgimento della loro attività utilizzano tutti gli accorgimenti tecnici e personali che, disciplinati dalla Legge, sono sufficienti a renderli non in condizione di essere infettati.
Capiamo bene che la norma sia di difficile interpretazione, ma questo non può essere un impedimento per chi fa il Medico, l’Infermiere o il Poliziotto a svolgere attività routinarie. Chi prende decisione nel senso dell’esclusione, lo fa sicuramente in buona fede e senza spirito di emarginazione, ma certo appare più corretto valutare la questione nei termini di una possibilità assoluta di ingresso per le categorie sopra indicate. Per di più, il personale in questione è sottoposto a controlli sulla propria situazione con cadenza periodica e di grande frequenza.
Attendiamo eventuali chiarimenti sul merito, ma medio tempore crediamo sia sicuramente questa la corretta linea di comportamento.
Con la consulenza del dott. Alfredo Trinchese