Su internet circolano molti articoli fuorvianti su un argomento di grande interesse per gli operatori e per gli utenti finali del settore delle piscine. La finalità della nostra Associazione è quello di far crescere la qualità complessiva del settore, riteniamo quindi, con questo articolo, fare davvero chiarezza sull’argomento.

Cos’è il cloro

In piscina non si utilizza il CLORO come tale, che è un gas presente in natura e pericoloso se inalato, ma si utilizzano dei prodotti chimici a base di cloro:

  • ipoclorito di sodio
  • ipoclorito di calcio
  • dicloroisocianurato sodico anidro
  • dicloroisocianurato sodico biidrato
  • acido tricloroisocianurico

che, quando introdotti in acqua, sviluppano una molecola disinfettante, chiamata acido ipocloroso (HClO), che è la stessa che produce il cloro gas introdotto in acqua. Tutti i prodotti a base di cloro sviluppano la stessa molecola disinfettante, in quantità e con modalità diverse.

Piscine senza cloro: è sempre possibile?

Per prima cosa è necessario porsi una domanda: È POSSIBILE evitare totalmente l’utilizzo del cloro in piscina?

Nelle piscine ad uso pubblico, cioè a servizio di condomini, strutture turistico-ricettive di ogni tipologia, piscine aperte ad un pubblico indifferenziato, l’utilizzo di prodotti a base di cloro, cioè avere del Cloro residuo in vasca, è obbligatorio e quindi il problema non si pone: l’unico prodotto disinfettante che è possibile utilizzare nelle piscine ad uso pubblico deve essere a base di cloro.

Nelle piscine ad uso domestico è possibile utilizzare anche altri prodotti disinfettanti, come indicato al punto 4.5.3 (Metodi di disinfezione alternativi) della norma UNI EN 16713-3.

Le false alternative al cloro

Sono molto diffuse convinzioni errate su prodotti o sistemi che vengono erroneamente indicati come alternative e esenti da cloro, mentre in realtà non lo sono affatto. In particolare, citiamo:

  1. Prodotti a base di cloro il cui nome scientifico non è conosciuto al pubblico, come ad esempio l’ipoclorito di sodio (che è uno dei quattro prodotti a base di cloro in commercio) o altri prodotti che vengono creati dalle industrie commercializzati con nomi che non contengono il termine “cloro” ma che comunque lo contengono.
  2. Il sale, che da anni viene venduto come alternativa al cloro, evitando di precisare che il sistema ad elettrolisi che lo utilizza produce acido ipocloroso, la stessa molecola disinfettante prodotta dai composti chimici presenti in commercio.
  3. Il bromo, quando impiegato nella forma di bromo-cloro-dimetilidantoina (o BCDMH) usata per disinfettare e ossidare l’acqua di piscine e SPA. Il BCDMH è un insieme di bromo (66%) e cloro (27%), venduta in forma di pastiglie. Inoltre, il bromo appartiene alla famiglia degli alogeni, la stessa del cloro, ed ha un comportamento chimico del tutto analogo.

Gli impianti complementari al cloro

Esistono degli impianti che possono essere utilizzati insieme al cloro, coadiuvandone e potenziandone gli effetti. Gli impianti che possono essere utilizzati sia per le piscine ad uso pubblico che per quelle ad uso privato, sono disciplinati dalla norma UNI 10637 e sono:

  1. I raggi UV
    Hanno una efficace azione battericida, ma non hanno azione residua e quindi devono essere affiancati da una clorazione.
  2. I produttori di Ozono
    L’Ozono è un gas che ha una forte capacità ossidante e disinfettante ma per la sua pericolosità, se inalato, deve essere rimosso dall’acqua di piscina prima che questa entri a contatto con i bagnanti. Come i sistemi UV è necessaria la presenza di Cloro residuo in vasca.

Questi impianti possono essere utilizzati anche per le piscine domestiche ma sempre in abbinamento ad un prodotto disinfettante che in questo caso può non essere necessariamente il Cloro.

Le vere alternative al cloro

Se si intende offrire al cliente di una piscina domestica una reale alternativa al cloro è necessario che nella piscina il cloro non ci sia mai. Questa situazione non è semplice da gestire, soprattutto con le difficili condizioni climatiche con le quali dobbiamo fare i conti attualmente. Le vere alternative al cloro sono costituite principalmente da prodotti chimici a base di perossido di idrogeno, noto con il nome di acqua ossigenata o ossigeno liquido, e di persolfato di potassio o di sodio, comunemente definito ossigeno solido essendo prodotto in pastiglie o in forma granulare.

Il potere disinfettante del perossido di idrogeno e del persolfato, alle concentrazioni indicate dai produttori, è nettamente inferiore a quello dell’acido ipocloroso per cui questi prodotti sono sovente impiegati in abbinamento con alghicidi e/o biocidi non ossidanti o con il trattamento UV. Quindi per il loro utilizzo è necessario affidarsi a personale qualificato e monitorare con attenzione il dosaggio ed il suo effetto.

Conclusioni

Per concludere è importante ricordare che tutti i prodotti chimici, impiegati per la disinfezione dell’acqua di piscina, sia quelli a base di cloro che quelli alternativi, non sono innocui ma presentano dei pericoli e, come chiaramente indicato nelle loro etichette e Schede di Sicurezza, richiedono delle attenzioni nell’uso e nella manipolazione. E’ quindi sempre importante affidarsi ad aziende serie e qualificate.